Nel cuore pulsante del centro storico di Napoli, tra vicoli suggestivi che restituiscono storie stratificate nel tempo, è nata un’iniziativa che mescola arte, rigenerazione urbana e comunità: la prima edizione del Premio Rua Viva.
Cornice di questo evento è la Sala Sole, uno spazio creativo e polifunzionale in Rua Catalana, che da tempo accoglie sperimentazioni artistiche e teatrali. Qui, venerdì 30 maggio, si apre ufficialmente la mostra dei finalisti del Premio, diretto dall’artista Federico Adriano Borreca che ha coordinato una giuria fatta di esperti, poeti, giornalisti, cineasti e docenti: sette opere selezionate per raccontare nuove visioni, contaminazioni e prospettive sul rapporto tra arte e città.
Tra i momenti più emozionanti della serata inaugurale ci sarà la restituzione alla città di “Duel”, l’opera iconica di Felix Policastro, installata nel 2002 proprio in Rua Catalana, parte dell’identità visiva del quartiere. Dopo un attento restauro, sarà di nuovo visibile in tutta la sua forza espressiva: un gesto potente di cura e rigenerazione che dice molto sul senso profondo di questo progetto.
In mostra fino al 14 giugno ci saranno le opere di Mina Di Nardo, Giovanni Di Rosa, Angelo Giordano, Alessandra Maisto, Paola Aloisio Mazzarelli, Luciano Perna e Anna Maria Saviano, mentre altri cinque artisti (Cristina Buonaiuto, Vincenzo Cino, Vito Polito, Enrico Ristori e Diana De Stefano) saranno presenti nel catalogo ufficiale.
Durante l’inaugurazione ci sarà anche un buffet firmato dallo chef Francesco Frascione e la presentazione di un profumo creato ad hoc per il premio dalla maestra profumiera Rosa Vaia. Piccoli grandi gesti che trasformano l’evento in un’esperienza sensoriale completa.
Il Premio Rua Viva non è solo un premio artistico. È un modo nuovo di abitare la città, di metterla in discussione, di amarla e restituirle bellezza. In un quartiere segnato dalla presenza delle installazioni di Riccardo Dalisi, quest’iniziativa sembra raccogliere idealmente il suo testimone: trasformare l’arte in un atto quotidiano di resistenza, bellezza e partecipazione.
L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli, da Arci Campania e da Antinoo Arcigay Napoli, è realizzata grazie alla storica Associazione Culturale Taverna Est ETS.
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